Derivati finanziari: cosa sono

Derivati finanziari: cosa sono

Derivati finanziari: definizione

Sebbene il termine subisca variazioni nel corso del tempo, si può definire il derivato finanziario come un contratto o titolo il cui valore deriva da un’altra attività sia di natura reale (beni materiali, risorse naturali, ecc.) sia rientrante nella categoria dei prodotti finanziari (obbligazioni, indici di mercato monetario, azioni di borsa, ecc.). Per questo, il concetto base dei derivati finanziari è la dipendenza dalla variazione del prezzo del prodotto da cui deriva, chiamato sottostante (underlying asset).

I derivati finanziari sono tra gli strumenti finanziari più utilizzati da chi pratica il Trading online.

Un derivato è contraddistinto da alcune caratteristiche fondamentali:

– il suo prezzo è basato sul valore del prodotto da cui è derivato (compresi tasso di interesse, prezzo delle merci, rating, ecc.);

– è ipotizzato su una data futura;

– richiede un basso investimento iniziale rispetto ad altri prodotti finanziari.

Sono derivati finanziari: gli Swap, scambi di flussi finanziari relativi a tassi di interesse, tassi di cambio (currency swap), azioni, prezzi delle materie prime (commodity); le Opzioni (di acquisto: call e di vendita: put); i Futures, contratti a termine regolamentati (di tassi di interesse, tassi di cambio, prezzi delle materie prime, azioni e merci) e i Forward Rate Agreement (simili ai Futures).

Questi strumenti finanziari vengono negoziati in due mercati:

– i mercati regolamentati, ovvero quelli con delle regole di operatività, come la Borsa;

– i mercati non regolamentati, i cosiddetti OTC (Over The Counter).

 

Derivati finanziari: come funzionano

Il funzionamento dei derivati finanziari è fondato sulla previsione del valore dei sottostanti.  Il contratto è quindi dato dal rapporto tra il valore del sottostante al momento della stipula e il valore atteso alla scadenza.

Come è facile intuire, questo meccanismo può assolvere a tre funzioni diverse:

– ridurre il rischio di un portafoglio già in essere (attività chiamata di copertura o hedging);

– trarre profitto dalle oscillazioni del sottostante (attività speculativa);

– trarre profitto dalle differenze di valore del sottostante prima della scadenza del contratto vendendo o acquistando (arbitraggio).

In sostanza e in estrema sintesi, il derivato finanziario funziona sulla base di una ipotesi proiettata nel futuro del valore di un determinato bene (materiale o immateriale), in base al quale il contraente stipula un accordo a basso prezzo in vista di un guadagno futuro maggiore o della possibilità di acquisto di azioni finanziarie proiettate nel tempo.

Derivati finanziari: esempi

Un esempio abbastanza chiaro è quello dei Credit Default Swap (CDS), derivati finanziari che assolvono il compito di mettere al riparo gli operatori finanziari dal rischio di default del credito (ovvero di non ritornare in possesso del capitale elargito). Emettendo i CDS sul mercato, il rischio di perdita si assottiglia. Così, se una banca emette un credito finanziario nei confronti di una impresa di cui non è certa circa il recupero del prestito, la banca emetterà sul mercato dei derivati finanziari a basso costo per “vendere il rischio” in modo tale da proteggersi qualora l’impresa fallisca e il debito diventi inesigibile.  L’acquirente, a fronte di un piccolo esborso, che per la banca è comunque flusso di cassa utile, si assume il rischio di ottenere un futuro guadagno, come da contratto, oppure di vedere volatilizzato il capitale rischiato.

Nel caso dei già citati OTC – mercati non regolamentati – le parti contraenti sono libere di negoziare i termini contrattuali. Questo naturalmente espone a un rischio maggiore.

 

Derivati finanziari su commodity

I derivati su commodity trattano il prezzo di una merce, solitamente una materia prima, come ad esempio lo zucchero, il greggio, il gas naturale, il rame. Sia che si tratti di uno Swap o di un Future, questo tipo di derivato è un contratto con la finalità di garantire il contraente dalle oscillazioni di prezzo della merce. Ciò significa che i maggiori acquirenti di questo prodotto finanziario sono le imprese private che lavorano questi prodotti ma anche gli Stati stessi. Acquirente e venditore si impegnano quindi ad acquistare o vendere una materia data ad un prezzo fissato al momento della stipula.

Le caratteristiche sono le seguenti:

– quantità (determinata dall’unità di misura utilizzata per quella merce);

– il prezzo fisso contro prezzo variabile;

– scadenza del contratto.

 

Derivati finanziari: Futures

Tra le categorie di derivati troviamo i Futures, ovvero un contratto a termine in cui le parti in concorso si accordano per acquistare o vendere il sottostante ad una data futura a un prezzo fissato al momento della stipula. Il risultato potrà quindi essere senza perdita da parte di nessuna delle parti qualora il prezzo concordato dal contratto e il prezzo del sottostante alla scadenza coincida. Ma può anche verificarsi che il prezzo del sottostante alla scadenza sia inferiore o superiore: nel primo caso, chi trae vantaggio è colui che è obbligato a vendere mentre nel secondo caso lo sarà chi è obbligato a comprare.

Nella maggior parte dei casi, tuttavia, non vi è effettivo scambio di merce ma solamente la corresponsione del differenziale in denaro.