Dropshipping: significato
Il significato di dropshipping o dropship è riassumibile in una semplice formula: il dropshipping è una pratica commerciale che prevede la vendita online di prodotti, senza che questi siano posseduti fisicamente in un magazzino dal venditore.
I settori merceologi possono essere i più svariati, dall’informatica ai prodotti per adulti, dai giocattoli agli accessori, dall’elettronica di consumo al giardinaggio…
Nel dropshipping, una volta conclusa la transazione commerciale, il venditore trasmette l’ordine al fornitore (dropshipper), il quale si preoccupa poi di inviare il prodotto al cliente finale.
È pertanto il dropshipper ad occuparsi dell’imballaggio e di tutti gli aspetti di spedizione e logistici.
I vantaggi sono:
– bassi investimenti di start-up e oneri, dato che l’attività non necessita di un magazzino e non vengono effettuati acquisti di merce;
– bassa necessità di dipendenti;
– versatilità legata al fatto che è possibile vendere su svariati tipi di siti web.
Tra i potenziali svantaggi e rischi, si possono annoverare:
– percentuali di guadagno non particolarmente interessanti (possono variare tra il 5 e il 30 per cento a seconda della tipologia di prodotto e del fornitore);
– scarsa affidabilità dei fornitori, per quanto riguarda in particolare le problematiche legate alle disponibilità dei prodotti e alle spedizioni, le cui conseguenze vanno poi a gravare sulla reputazione del venditore;
– concorrenza alta, soprattutto per alcune categorie di prodotti, che determinano margini mediamente più bassi e necessità di investimenti più alti in comunicazione online.
Per quanto riguarda la versatilità della forma di vendita, il dropshipping è praticabile sia su siti gestiti personalmente sia su siti di e-commerce o di aste online gestiti da terzi.
Dropshipping: eBay e Amazon
Il dropshipping è diffuso da circa una decina di anni grazie anche allo sviluppo di siti che ne hanno favorito lo sviluppo.
Uno di questi è eBay, il diffuso sito di aste online.
L’altro è Amazon, colosso del commercio elettronico statunitense, con sede a Seattle, che rappresenta la più grande Internet company al mondo.
Per praticare il dropshipping su questi siti occorre effettuare alcuni passaggi elencati sinteticamente di seguito:
– aprire un account da venditore;
– selezionare dei fornitori/grossisti, preferibilmente dello stesso paese del venditore, per non appesantire i costi di spedizione;
– verificare che il fornitore preveda il servizio di dropshipping in senso stretto, ovvero sia disponibile a spedire con i riferimenti del venditore e non i propri;
– pubblicare le inserzioni;
– una volta conclusa la vendita, fornire i riferimenti del cliente al fornitore, in maniera tale che quest’ultimo possa spedire la merce al cliente.
Su eBay, i venditori possono anche utilizzare il sistema dell’asta, promuovendo i prodotti dei dropshipper sui loro shop virtuali e, una volta concluse le transazioni, guadagnano la differenza di importo tra il prezzo di vendita finale e quello richiesto dal fornitore.
I vantaggi sono legati al fatto di avere un grande numero di utenti che utilizzano queste piattaforme.
er contro, il venditore deve pagare commissioni a eBay e Amazon per ogni vendita effettuata.
Inoltre, la fidelizzazione dei clienti è tendenzialmente scarsa su queste piattaforme.
Dropshipping: fornitori
Nel dropshipping, è il fornitore (dropshipper), una volta ricevuto l’ordine da parte del venditore, a preoccuparsi poi dell’imballaggio e di tutti gli aspetti logistici e di spedizione dei prodotti al cliente finale.
La scelta dei dropshipper è fondamentale, per evitare che eventuali disguidi logistici (o truffe) da parte di questi ultimi si ripercuotano negativamente sulla reputazione del venditore.
È pertanto opportuno scegliere fornitori e grossisti qualificati e referenziati, nonché verificare periodicamente – anche eventualmente attraverso la predisposizione di automatismi – la disponibilità dei prodotti nel magazzino del dropshipper.
Vi sono alcuni requisiti che occorre valutare nella scelta di un fornitore quali, ad esempio, la possibilità di monitorare le consegne in maniera puntuale, la disponibilità di un servizio di aggiornamento ai clienti finali sulla tracciatura della spedizione, delle efficienti politiche di reso.
Bisogna invece diffidare di fornitori che chiedono importi di affiliazione aggiuntivi per il servizio di vendita attraverso il sistema del dropshipping.
Nella scelta dei fornitori, sono da analizzare anche gli aspetti doganali, che si traducono in maggiori oneri, legati a eventuali spedizioni da paesi esterni all’Unione Europea.
Su web, è possibile utilizzare alcuni strumenti (guide e directory) che consentono di orientarsi nel mondo del dropshipping e di individuare dropshipper validi, divisi per categorie merceologiche.
Dropshipping in Italia senza partita iva
Lo sviluppo del dropshipping è ancora abbastanza indietro in Italia, soprattutto rispetto agli Stati Uniti, dove è invece molto diffuso già da anni.
Non sono infatti tantissime le aziende che offrono la possibilità di lavorare col sistema del dropshipping.
I bassi costi di start-up stanno portando diversi utenti ad avvicinarsi a questa forma di vendita online.
Nell’ambito del suddetto scenario, la questione della pratica del dropshipping senza apertura di partita IVA è alquanto dibattuta in Italia.
Su web, vi sono infatti diversi dropshipper che propongono i loro servizi senza richiedere necessariamente la partita iva al venditore.
Occorrerebbe analizzare ogni specifico caso…
In generale, si può dire che deve prevalere il buon senso e il rispetto delle leggi e, in particolare, del regime normativo fiscale.
Si può pertanto asserire con certezza che i guadagni derivanti da vendite di prodotti devono essere dichiarati al fisco. Se si tratta di un’attività di dropshipping professionale e continuativa, occorre fare riferimento alla normativa fiscale pervista per il commercio elettronico.
Qualora si tratti invece di un’attività di dropshipping saltuaria e non professionale, potrà essere svolta, laddove previsto, senza l’apertura di partita IVA e i compensi verranno trattati in maniera diversa.
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