Il rischio di fallimento delle banche

Il rischio di fallimento delle banche

 

Il rischio di fallimento delle banche è un tema di grande importanza nell’ambito finanziario ed economico. Durante la crisi finanziaria del 2008, il mondo ha assistito al tracollo di diverse istituzioni bancarie, che ha scosso le fondamenta del sistema finanziario globale.

Questi eventi, da una parte, hanno scosso l’industria finanziaria e sollevato interrogativi sulla stabilità del sistema bancario, dall’altra, hanno evidenziato la necessità di comprendere e affrontare il rischio di fallimento delle banche in modo adeguato.

In questo articolo, esamineremo il ruolo degli istituti creditizi, i fattori di rischio, alcuni casi significativi di banche fallite negli ultimi anni e le implicazioni di tali fallimenti sull’economia e sulla regolamentazione finanziaria.

 

Il ruolo delle banche

Negli ultimi anni, il settore bancario ha incontrato una serie di sfide per soddisfare le esigenze di mercati e clienti sempre più esigenti e per cavalcare l’onda dell’innovazione tecnologica che consente di effettuare transazioni in qualsiasi momento e luogo.

Le banche svolgono infatti un ruolo cruciale nell’economia di qualsiasi paese, fornendo servizi finanziari fondamentali come il prestito di denaro, la gestione dei depositi, investimenti, consulenza finanziaria e la facilitazione delle transazioni. Le banche fungono inoltre da intermediari finanziari tra i depositanti e i mutuatari; promuovono l’allocazione efficiente delle risorse finanziarie, facilitano il commercio, agevolano gli investimenti e promuovono lo sviluppo economico.

Inoltre, svolgono un ruolo cruciale nella creazione di moneta attraverso il processo di moltiplicazione del credito.

Tuttavia, questo ruolo di intermediazione finanziaria comporta anche una serie di rischi che possono portare al fallimento delle banche.

La regolamentazione e la vigilanza bancaria sono fondamentali per garantire la stabilità del sistema finanziario.

 

Fattori di rischio di fallimento per le banche

Uno dei principali fattori di rischio è l’esposizione al credito. Le banche concedono prestiti a privati, imprese e istituzioni finanziarie, e se queste controparti non riescono a rimborsare i prestiti, la banca può subire perdite significative. Durante un periodo di recessione economica, ad esempio, il tasso di insolvenza delle imprese e degli individui può aumentare, mettendo a rischio la stabilità finanziaria delle banche.

Un altro fattore di rischio è la gestione inadeguata del rischio da parte delle banche stesse. Le istituzioni finanziarie devono valutare attentamente i rischi associati alle loro attività, adottando politiche e procedure solide per gestire tali rischi. Una gestione del rischio inefficace può portare a decisioni sbagliate e ad eccessiva esposizione a rischi finanziari, che potrebbero mettere a repentaglio la solidità delle banche.

Inoltre, le banche sono soggette al rischio di liquidità. Questo significa che devono essere in grado di soddisfare le richieste di prelievo dei depositanti e di finanziare le proprie attività senza problemi. Se una banca non riesce a ottenere fondi sufficienti per far fronte alle richieste di prelievo o se i mercati finanziari sono in difficoltà, potrebbe trovarsi in una situazione di crisi di liquidità che potrebbe portare al suo fallimento.

Un ulteriore fattore di rischio è infine rappresentato dalle vulnerabilità sistemiche. Le interconnessioni tra le banche e gli altri attori del sistema finanziario possono amplificare il rischio e la diffusione di eventi negativi. Ad esempio, una crisi bancaria in un paese può propagarsi ad altre istituzioni finanziarie e contagiare l’intero sistema finanziario. La crisi finanziaria del 2008 ha dimostrato chiaramente come la fragilità di alcune grandi banche possa avere ripercussioni negative sull’intera economia globale.

Per prevenire il rischio di fallimento delle banche, i governi e le autorità di regolamentazione finanziaria hanno chiamato una serie di misure. Una delle principali è stata l’introduzione di norme e regolamenti più stringenti per garantire che le banche gestiscano adeguatamente

 

Casi di fallimento di banche

Uno dei casi più noti di fallimento bancario è stato quello di Lehman Brothers nel 2008. Lehman Brothers era una delle banche d’investimento più grandi degli Stati Uniti ma, a causa di investimenti rischiosi nel settore immobiliare, ha subito pesanti perdite. Nonostante gli sforzi per cercare di salvare l’istituto finanziario, il governo statunitense ha deciso di non intervenire per evitare il collasso. Il fallimento di Lehman Brothers ha scatenato una grave crisi finanziaria globale, evidenziando le vulnerabilità del sistema finanziario e l’interconnessione tra le istituzioni bancarie.

Nel 2013, in Spagna, è fallita Bankia, una delle principali banche del paese. Bankia era stata creata dalla fusione di diverse banche regionali con problemi finanziari, ma è diventata rapidamente insolvente a causa di un’enorme esposizione nel settore immobiliare spagnolo in crisi. Il governo spagnolo è intervenuto con un piano di salvataggio, nazionalizzando la banca e iniettando fondi pubblici per evitare il collasso. Questo caso ha sollevato interrogativi sulla gestione del rischio delle banche spagnole e ha portato a una riforma del sistema bancario nel paese.

Un altro caso significativo è stato quello di Banco Espírito Santo (BES) in Portogallo nel 2014. BES era una delle banche più antiche e più grandi del paese ma si è rivelata essere gravemente insolvente a causa di un’ampia esposizione a prestiti non performanti. Il governo portoghese ha deciso di dividere la banca in due entità separate: Novo Banco, una banca buona che ha assunto gli asset sani di BES e una bad bank che ha gestito gli asset negativi. Questo fallimento ha sollevato problemi sulla stabilità del sistema bancario portoghese e ha richiesto interventi di salvataggio da parte dello Stato.

Un caso eclatante in Italia è stato infine il fallimento di Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS) in Italia nel 2017. MPS era la più antica banca del mondo e ha subito gravi perdite a causa di investimenti rischiosi e di prestiti non performanti. Il governo italiano ha deciso di intervenire e ha iniettato fondi pubblici nella banca per evitare un impatto sistemico sull’economia italiana.

Anche questo caso ha evidenziato le debolezze strutturali nel sistema bancario italiano e l’importanza di una maggiore vigilanza e regolamentazione.

Per un approfondimento specifico, leggere l’articolo Banche a rischio in Italia nel 2018.