Trading online: cos’è e opinioni

Trading online

 

Trading online: cos’è

Il Trading online è la trasmissione di ordini di acquisto e vendita di strumenti finanziari tramite il canale Web.

Nel passato, la negoziazione degli strumenti finanziari si svolgeva mediante ordini cartacei trasmessi fisicamente nei luoghi preposti (le Borse Valori) oppure via telefono, solo da persone appartenenti a specifiche categorie professionali. Una volta diffusosi Internet, i luoghi fisici dove effettuare il passaggio degli ordini sono spariti per essere sostituiti dallo spazio virtuale, più veloce e con costi decisamente inferiori. Questo cambiamento ha interessato tutti gli attori del processo, sia i soggetti che svolgono istituzionalmente attività di compravendita per conto terzi sia i singoli che agiscono a fini privati.

 

Trading online: come iniziare

La migrazione delle transazioni finanziarie verso il web ha sortito anche l’effetto di rendere accessibile il trading online ad una platea di fruitori enormemente superiore rispetto al passato, includendo praticamente chiunque disponga di una connessione Internet e, a volte, anche chi non possieda nemmeno di un capitale di partenza. Negli ultimi anni, la sua diffusione a macchia d’olio ha fatto inoltre sì che quest’attività sia diventata un vero e proprio mestiere svolto più o meno continuativamente da moltissimi soggetti privati al fine di realizzare un guadagno integrativo (fine non sempre realizzato).

Occorre però prestare attenzione anche ai rischi…

È ovvio che dare a tutti la possibilità di “giocare” con i propri soldi è pericoloso e va circoscritto con paletti severi e regole prudenziali. Per usare una metafora, quando ho bisogno di curare un problema di salute, mi faccio assistere da uno specialista in medicina o, quando ho bisogno di risolvere un problema legale, mi rivolgo ad uno specialista in legge o a un avvocato. Allo stesso modo, di fronte ad una vera e propria attività di investimento dei risparmi personali, secondo molti sarebbe meglio rivolgersi a figure specializzate.

Al di là di cosa debba o non debba essere permesso dalla legge, è opportuno ribadire con enfasi che prima di accostarsi a questo tipo di attività è necessario prepararsi bene sui meccanismi e sulle sue regole di funzionamento.

 

Trading online: cosa sapere

Per operare col trading online, cosa serve sapere?

Innanzitutto, è fondamentale cautelarsi sulla sicurezza dei soggetti che offrono piattaforme e canali informatico-finanziari per comprare e vendere online. Ci sono molte truffe e soggetti poco raccomandabili in giro che sfruttano la facilità di contatto dei potenziali clienti assicurata dal Web. Siccome le società fornitrici del servizio devono custodire i fondi altrui, è necessario che siano solide e appositamente autorizzate dalle authority (in Italia dalla Consob, la Commissione Nazionale per la Società e la Borsa).

È poi fondamentale mettersi nella condizione di non rovinarsi dal punto di vista finanziario ma di poter guadagnare dall’attività in oggetto. A questo scopo, è necessario cercare di conoscere i meccanismi con cui funzionano gli strumenti finanziari che si trattano e i mercati in cui sono negoziati, attingendo ai numerosissimi testi e riferimenti bibliografici sulla materia.

Una pubblicazione sicuramente da consultare è l’Annuario del Trading online Italiano perché contiene una lista aggiornata di tutti i broker online autorizzati in Italia, le principali piattaforme di trading, tutti i mercati e gli strumenti finanziari, incluse le migliori fonti bibliografiche (e gli eventi formativi nell’anno).

Per farsi un’idea del contesto internazionale in cui si opera, dato che i mercati ormai si muovono con logiche globali mondiali dove l’Italia è un soggetto relativamente minore, può essere inoltre utile leggere lo Stock Trader’s Almanac, focalizzato sul trading azionario negli Stati Uniti, il maggior mercato finanziario nel mondo e quello che influenza i trend di tutti gli altri.

 

Trading online: strategia

Una volta acquisite le basi sul contesto in cui si opera, si arriva al cuore dell’attività: è fondamentale preparare una strategia di trading online disciplinata ed efficace, stabilendo gli obiettivi e i paletti entro cui lavorare, ovvero gli obiettivi monetari che si mira ad ottenere nonché quale parte del proprio capitale si è disposti a perdere (e si possa perdere…). Questi sono due aspetti importantissimi.

La risposta ad alcune domande che ci si deve necessariamente porre può essere esemplificativa…

Potrò guadagnare 100 o 1.000 euro alla settimana? L’obiettivo di guadagno che mi prefiggo potrà essere possibile, a patto che sia compatibile con il capitale di partenza di cui dispongo.

Quanto sono disposto a poter perdere? Dipende, ma in ogni caso devo poter sopportare la perdita senza compromettere la mia vita normale.

Queste regole di base fissate devono poi essere rispettate con disciplina.

La disciplina e la tenuta psicologica sono i principali elementi di qualsiasi strategia di trading online soprattutto nella gestione delle perdite, elemento molto stressante di questa attività ma purtroppo inevitabile.

Trading online: leva finanziaria

La leva finanziaria è uno degli elementi più controversi per i pericoli in essa insiti ma è anche fondamentale per l’enorme diffusione che il Trading online ha avuto. Poiché la leva finanziaria consente di operare sui mercati impiegando capitali molto superiori rispetto alle proprie disponibilità, da una parte permette di realizzare grandi guadagni sfruttando piccoli movimenti del mercato, ma dall’altra espone a grandi rischi, dato che, a fronte di un errore molto piccolo, si può perdere anche tutto il capitale.

Nella realtà, grazie alla leva finanziaria, con una cifra ad esempio di 10.000 euro si può iniziare a fare trading online e, se si è bravi e performanti, è possibile guadagnare cifre decenti, sfruttando piccoli movimenti del mercato, anche se è rilevante il rischio sempre presente di perdere tutto il capitale di partenza.

 

Trading online: opinioni

Le opinioni nel campo del trading online sono un riferimento sicuramente importante ma, anche secondo gli esperti, abbastanza difficile da utilizzare per diversi motivi.

Poiché la diffusione del trading online è un fenomeno sociale che si alimenta sul Web, le opinioni circolanti sulla materia sono un ingrediente fondamentale nel procacciare nuovi utenti: basti fare caso a quanta pubblicità di piattaforme di trading online è possibile trovare su tutti i giornali e siti, anche non finanziari. E, come Trip Advisor insegna, le opinioni sul Trading online possono essere utilizzate in molti modi: per promuovere o per stroncare qualcosa da parte dei concorrenti, per riportare informazioni o per vera e propria disinformazione.

C’è poi un aspetto speciale tipico dei mercati finanziari che spinge verso una certa cautela sull’utilizzo delle opinioni altrui: negli investimenti, tradizionalmente, il consenso e la diffusione tramite passaparola di una moda sono alla base di molti fenomeni di crescita esponenziale dei sostenitori e quindi dei prezzi di questi investimenti. Nella storia, però, i facili entusiasmi hanno portato disastri e crack finanziari agli ignari inseguitori delle mode e opinioni del momento. Si pensi ad esempio alla moda di comprare azioni di Web companies alla fine degli anni ’90. Quanto fu ad esempio determinante il passaparola da bar tra gli amici o al supermercato nell’innalzare alle stelle i valori delle azioni come Finmatica o Tiscali?

E quello non è stato un caso sporadico… In passato, il passaparola euforico verso certi investimenti ha sempre caratterizzato i mercati finanziari partendo dalla bolla speculativa sui bulbi dei tulipani in Olanda nel 1600, passando per l’euforia sulle azioni negli usa degli anni ’30, fino ad arrivare al 2000 e alla bolla del Nasdaq.

In questa sede, non è il caso di entrare nei dettagli sul funzionamento e lo sviluppo delle bolle o degli eccessi sui mercati finanziari ma è opportuno segnalare che gli esperti sono tutti concordi nell’affermare che, in questi eccessi, le opinioni e il loro diffondersi hanno sempre avuto un ruolo cruciale. Seguire le opinioni degli altri nel trading online può essere estremamente dannoso. D’altronde, sarebbe troppo facile guadagnare seguendo quello che fanno gli altri…

 

Trading online: demo

Le demo nel trading online sono strumenti non semplicemente utili ma essenziali.

Consentono di:

– simulare le operazioni di prova con un conto virtuale identico a quello che utilizzato coi soldi veri;

– comprendere i meccanismi sottostanti alla realizzazione di profitti/perdite e familiarizzare con i vincoli da rispettare nel mantenimento dell’operazione (gli stessi che entrano in funzione nella realtà);

– seguire l’andamento delle operazioni effettuate facendo pratica con le pressioni psicologiche che caratterizzano l’attività;

– fornire un quadro di sintesi delle diverse operazioni aperte e chiuse con una rappresentazione aggregata.

Per provare una demo, ipotizziamo una dotazione di 20.000 euro di capitale di partenza da dedicare al trading online e a questo scopo impostiamo un’operazione sull’azionario tedesco.

Oggi, sembra ragionevole attendersi un indebolimento dell’indice azionario tedesco (c.d. DAX), quindi l’operazione da impostare è vendere. Apriamo allora una posizione vendendo 200.000 euro di azionario DAX.

Prima sorpresa! Grazie all’effetto leva finanziaria, è necessario disporre solamente di 667 euro (c.d. margine di garanzia) per impostare l’operazione, a cui vanno però aggiunti altri 350 euro di cuscino precauzionale per assorbire eventuali perdite. Il cuscino, “margine di mantenimento”, deve essere sempre coperto da somme presenti sul c/c, altrimenti si viene bloccati e le conseguenti operazioni vengono chiuse in automatico. L’importo di 667 euro iniziale è solo una parte del capitale di partenza: quando/se si inizia a perdere consumando il saldo di c/c, per ripristinare il cuscino precauzionale di 350, occorrerà versare altri soldi, per evitare di essere bloccati. Quindi, è sempre bene lasciarsi ampi margini di sicurezza senza fare i conti “risicati”.

Tornando all’operazione, dato che la fortuna è cieca ma la sfortuna ci vede benissimo, l’operazione inizia subito a perdere. E parecchio, vista la leva finanziaria elevata con cui la piattaforma di trading online consente di operare… Dopo mezz’ora, viene pubblicata una statistica deludente sull’inflazione tedesca e la perdita sale a -1.000 euro (tutto quello che è stato investito nella simulazione). Sarà anche una demo ma, a scapito dei due decenni di attività professionale di chi sta facendo la prova, parte un brividino sulla schiena che ricorda che questo non è un mestiere facile. Poi, per magia (il fattore K) il mercato si muove a favore e la perdita viene recuperata. Realizzati 200 euro di profitto, l’operazione viene chiusa di gran fretta.

Ricapitolando: per guadagnare 200 euro è bastata una variazione percentuale dell’indice azionario dello 0,1%. Gli zeri sono esatti…: un decimo dell’uno per cento. Zero virgola uno per cento, è possibile? Sì, dato che lo 0,1% del sottostante (200.000 euro) è proprio 200 euro.

Per informazione: di quanto si era mosso nella direzione sbagliata il prezzo dello strumento utilizzato nell’operazione quando la perdita è arrivata a totalizzare tutto il capitale iniziale di 1.000 euro? Dello 0,5%, ovvero solo mezzo punto percentuale: è il lato oscuro della leva finanziaria….