L’Italia starebbe valutando una richiesta risarcimento danni verso l’agenzia di rating Standard & Poor’s per ben 234 miliardi di Euro (!)
Il motivo della richiesta sta nella mancata valorizzazione del patrimonio artistico dell’Italia nel calcolo del rating dell’Italia che avrebbe favorito il downgrade (declassamento) del 2011.
In sostanza, il debito italiano avrebbe dovuto avere un giudizio meno impietoso nel caso S&P avesse considerato in modo adeguato il valore del patrimonio artistico italiano.
La fonte di questa notizia è l’autorevole Financial Times che attribuisce questa iniziativa alla Corte dei Conti italiana.
L’agenzia di stampa italiana AGI, ha raccolto sul caso la dichiarazione del procuratore regionale della Corte dei Conti del Lazio, Raffaele De Dominicis, che ha confermato l’esistenza dell’inchiesta giudiziaria contabile ma ha precisato allo stesso tempo che “l’inchiesta della Corte dei Conti non é ancora approdata a una decisione conclusiva ed è in fase istruttoria”. Nell’ambito della stessa inchiesta giudiziaria si starebbe valutando un’azione analoga verso le agenzie di rating minori Moody’s e Fitch.
Può trattarsi di un primo passo per cercare di guadagnare più rispetto per l’Italia da parte delle agenzie di ratings? Staremo a vedere …
Nel frattempo Standard & Poor’s ha risposto al Financial Times definendo le tesi italiane “poco serie e senza fondamento”. Analogo il commento di Moody’s che giudica “senza fondamento” la richiesta italiana, mentre Fitch si è dichiarata disponibile a collaborare pur sottolinenando di “aver sempre agito in modo appropriato e nel rispetto della legge” nelle sue valutazioni.