Flash Mob: cosa è a e a cosa serve

Flash Mob

 

In un precedente articolo, è stato analizzato l’Unconventional Marketing o Marketing non convenzionale, una strategia di Marketing che mira a persuadere il consumatore finale all’acquisto, mediante modalità comunicative distinte dalle tradizionali forme pubblicitarie.

L’Unconventional Marketing utilizza una serie di strumenti e di tecniche per raggiungere lo scopo. Tra questi c’è anche il Flash Mob.

 

Flash Mob: cosa è

Il termine Flash Mob deriva dall’inglese Flash che sta per rapido e Mob che significa folla. Con questo termine, si indica l’incontro incontro di tante persone in un determinato luogo pubblico precedentemente prestabilito, con lo scopo di compiere un’azione fuori dal comune per poi disperdersi con la stessa velocità con cui ci si è ritrovati.

Le reazioni spontanee che si vengono a creare nei presenti che non sono a conoscenza del Flash Mob ma che, loro malgrado, si ritrovano ad assistere mentre viene realizzato, sono sorpresa e curiosità.

Negli ultimi anni, viene utilizzato spesso in ambito Marketing: proprio l’effetto sorpresa costituisce la caratteristica per eccellenza del Flash Mob, per far sì che il brand, il prodotto o il servizio promossi attraverso questa iniziativa non convenzionale restino ben impressi nell’immaginario del consumatore finale.

Di solito, chi prende attivamente parte a un Flash Mob si accorda sfruttando i canali e strumenti di comunicazione più efficaci per lo scopo: Social network, messaggistica istantanea, community, posta elettronica e qualsiasi altro mezzo che permetta di radunare persone con facilità e in breve tempo.

 

 

Flash Mob: a cosa serve

Il Flash Mob è una modalità comunicativa di grande impatto. Partendo da questo presupposto, sono molte le aziende o le realtà che nel corso degli anni lo hanno utilizzato per veicolare messaggi promozionali di varia natura.

In ambito commerciale, il Flash Mob può essere ad esempio utile per:

  • fidelizzare la clientela;
  • attrarre nuovi consumatori;
  • far conoscere e promuovere un nuovo servizio o un nuovo prodotto;
  • rilanciare e/o rinnovare l’immagine di un brand, nell’ottica di una strategia di Rebranding (processo di reimmissione sul mercato di uno stesso prodotto con un nuovo marchio però diverso da quello precedente).

Lo scopo principale dell’iniziativa è di creare partecipazione e di ottenere un livello di diffusione spontanea del messaggio proposto.

L’ampio utilizzo dei canali social rappresenta in tal senso un megafono che facilita la propagazione ma con un vantaggio in più: se il Flash Mob risulta accattivante, particolarmente spassoso o capace di emozionare, la sua diffusione virale sui Social network viene realizzata praticamente a costo zero. È il pubblico stesso, infatti, che si dimostra pronto a condividere eventuali video, immagini o notizie correlate all’iniziativa. È dunque evidente che il fattore emotivo resta il tratto portante di un Flash Mob ben riuscito.

Un esempio?

Nel gennaio del 2013, McDonald’s Italia ha realizzato il suo primo Flash Mob in collaborazione con Grandi Stazioni, in occasione del lancio dell’operazione La fame del Sabato Sera e dei nuovi panini ispirati agli anni ‘70.

 

 

L’evento è stato realizzato all’interno della Stazione Termini, coinvolgendo, in un riuscito ballo di gruppo, clienti del fast food, turisti, passanti e curiosi, catturati dal ritmo trascinante degli anni ‘70. Tale iniziativa di Flash Mob è risultata particolarmente efficace per la promozione del brand e dei prodotti oggetto dell’iniziativa.

 

Flash Mob: esempi

Esistono numerose varianti di Flash Mob.

Di seguito, alcune tra le più comuni.

  • Dance Flash Mob: la folla esegue una coreografia che può essere coordinata, speculare ma anche totalmente improvvisata.
  • Kiss and Hugs: i partecipanti baciano o abbracciano tutte le persone che si trovano nelle vicinanze.
  • Freeze Flash Mob: il gruppo resta immobile per un determinato lasso di tempo, che varia solitamente dai tre ai cinque minuti per poi dileguarsi.

Si contano inoltre Flash Mob di puro divertimento ma altamente coinvolgenti, come la battaglia di cuscini in piazza.

Il primo Flash Mob di cui si ha notizia avrebbe a quanto pare avuto luogo a Manhattan nel giugno del 2003: per l’occasione, una grande folla di Flashmobber – questo il termine usato per definire i partecipanti all’iniziativa – si riunì nel negozio Macy’s Herald Square, fingendo di voler acquistare un tappeto.

A partire da quel momento, i Flash Mob si sono diffusi in ogni angolo del mondo, utilizzati non solo per finalità di Marketing ma anche per dare risalto a messaggi di sensibilizzazione sugli argomenti più svariati: dall’arte alla musica.

Nel 2015, l’associazione milanese Voce All’Opera, nata con l’obiettivo di riportare il genere dell’opera musicale al centro della cultura italiana, ha ideato un suggestivo Flash Mob per promuovere una produzione de La Traviata del 2015. Un gruppo di giovani cantanti si è riunito su un vagone della metropolitana meneghina, eseguendo il noto Brindisi tratto dal capolavoro verdiano. Lo stupore tra i viaggiatori, inizialmente convinti di essere di fronte ai soliti artisti di strada che si esibiscono per ottenere qualche moneta, è stato innegabile.

 

In molti casi, il Flash Mob è stato sfruttato anche per motivazioni politiche e di attivismo.

I concerti improvvisati del gruppo ecologista messicano Sagrimento, che sono stati organizzati in spazi periferici di Città del Messico solitamente esclusi da eventi musicali o artistici, sono un esempio di Flash Mob motivato da finalità politiche.

Particolarmente conosciuti sono anche i Flash Mob realizzati da Greenpeace a ogni latitudine del pianeta per sensibilizzare su tematiche ambientaliste.

 

Vantaggi del Flash Mob

In estrema sintesi, tra i vantaggi offerti dal Flash Mob c’è soprattutto quello di essere uno strumento indicato per le piccole o nuove aziende che vogliono farsi conoscere o desiderano promuovere un loro prodotto o servizio ma hanno a propria disposizione un budget ridotto. Non a caso, questo tipo di strategia viene spesso utilizzato per il lancio di un nuovo brand.

Ancora una volta, il legame con i Social media è essenziale: se il Flash Mob risulta coinvolgente, i video e le foto prodotti potranno fare il giro del mondo in pochissimo tempo, poiché il messaggio virale si diffonderà spontaneamente sul web.