Google Author Rank potrebbe cambiare radicalmente l’importanza dei criteri di posizionamento nei motori di ricerca. Finalmente in un’ottica “sana e auspicabile”! Vediamo come …
I due macrofattori che fino ad oggi determinano il buon posizionamento di un articolo nei risultati di ricerca di Google possono essere classificati in “fattori on page” (ottimizzazione del codice html, contenuti, keyword density, velocità del server, cross linking interno, ecc.) e “fattori off page” ( essenzialmente numero e qualità degli inbound link da dominio esterno).
La prima categoria di fattori sta ormai diventando un “semplice requisito” per mirare a un buon ranking perché troppi siti web sono ormai in grado di garantirne il rispetto tanto da non essere più un elemento sufficientemente differenziante per gli algoritmi di Google.
La seconda categoria, che resterà rilevante per Google, doveva però essere “ripulita” dal fenomeno dell’acquisto di link a pagamento posizionati all’interno di articoli editoriali (es. una delle ultima aziende a esser stata penalizzata da Google per aver messo in atto questa pratica scorretta è stata Expedia).
Ecco allora che Google crea il concetto di Authorship così da permettere ai gestori di siti web di associare in modo univoco ogni articolo pubblicato con un’autore o meglio con il profilo Google Plus dell’autore, con tanto di “icona” dell’autore visualizzata alla sinistra dello snippets dell’articolo nei risultati di ricerca di Google. Uno dei primi risultati di questa opportunità è stato l’aumento del click through di tutti gli articoli associati all’icona di un autore (oltre, ovviamente a un accelerazione dell’utilizzo di Google Plus! :-)
Proprio per la possibilità di aumentare il click through, non sono però mancati gli utilizzi fraudolenti di Google Authorship, con la reazione di Google che si è concretizzata in una penalizzazione dei siti che hanno usato questa pratica scorretta (es. assegnando a un autore articoli scritti da altri o creando profili Google Plus finti).
Ecco allora l’introduzione del concetto di “Author Rank” finalizzato ad attribuire un punteggio a ogni autore. Seecondo Moz.com il Google Author Rank tiene conto di oltre 200 fattori, tra cui rientrano:
– livello di interazione con Google Plus
– numero di cerchie Google Plus in cui si è inseriti
– Google page rank dei singoli articoli pubblicati dall’autore
– numerosità di post e di condivisioni ricevute su Google plus e sui social da ogni articolo
– autorevolezza dei siti in cui l’autore pubblica i suoi articoli
– indicatori provenienti dal “mondo reale” come titoli di studio conseguiti o libri pubblicati
L’Author Rank potrebbe quindi riportare in voga il concetto di “grandi firme” caro al giornalismo su carta ma traslato ed evoluto al web.
Di conseguenza anche il compenso per articolo scritto potrebbe tornare a lievitare, almeno per chi se lo merita in base ai nuovi criteri! … e i siti editoriali più autorevoli e prestigiosi si daranno battaglia per accaparrarsi i più autorevoli “web editors” in termini di “Author Rank” cosi’ da assicurare un buon posizionamento degli articoli nella SERP e il conseguente importante volume di traffico organico che ne deriva!
In rete iniziano anche a vedersi “calcolatori di Author Rank” come quello in versione BETA disponibile a questo indirizzo: http://beta.authorrank.org/ che provando a inserire il mio username Google Plus +MatteoDiFelice ha fornito i seguenti dati:
Confrontandolo con quello di altri autori su web devo dire che non sembra male, anche se sicuramente c’è parecchio margine di miglioramento! :-)
Adesso potrete provare a verificare il vostro o quello di altri autori che ritenete “famosi in rete”. Non cercate però di spiare +MattCutts perché “misteriosamente” otterreste un bello “ZERO”! :-)
Interessante, sempre per comprendere il concetto di Author Rank anche l’infografica che segue, creata da VerticalMeasures.com.