Prestito: cos’è, come richiederlo, tipologie e caratteristiche

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Negli ultimi anni, è sempre più frequente la modalità di ricorrere alla richiesta di denaro in prestito per le più svariate esigenze, sia per privati, sia per imprese e professionisti.

Questo anche per via di un accesso più semplice alle informazioni e di un certo tipo di snellimento delle procedure burocratiche resi possibili dalla tecnologia. Basti pensare alla facilità nel valutare preventivi alternativi in rete o alla maggiore velocità di erogazione nel caso dei prestiti online.

Si è così diffuso un ampio ventaglio di offerte di diverse tipologie di finanziamento da parte di banche o altri intermediari finanziari, per far fronte a tutte le finalità e le necessità.

Di seguito, una sintetica guida generale che illustra cos’è un prestito, come richiederlo, i principali tipi di finanziamento e le loro differenze.

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Prestito: cos’è

 Il prestito è la concessione di una somma di denaro in finanziamento da parte di un ente creditizio o altro intermediario finanziario autorizzato ed è regolato da un contratto. Il soggetto che richiede il prestito si impegna a rimborsare l’importo di denaro ricevuto con l’aggiunta di interessi, in base a un certo piano rateale.

Per i prestiti, il Tasso di interesse Annuo Nominale (TAN) è solitamente costituito da una rata costante per tutto l’orizzonte temporale del finanziamento.

Normalmente, ogni rata è mensile e comprende una quota di capitale e una quota di interessi secondo un piano di ammortamento prestabilito.

La durata del prestito dipende dal piano di ammortamento concordato e indica l’arco temporale entro il quale avverrà il rimborso: può andare da un minimo di 6 mesi ad un massimo, tendenzialmente, di 10-15 anni.

È comunque previsto che sia la durata che l’importo del finanziamento possano essere modificati nel corso del tempo. Il debitore può ad esempio procedere ad all’estinzione parziale o totale anticipata del prestito oppure rinegoziarne la durata.

I prestiti possono essere rilasciati direttamente solo da alcuni soggetti, quali tutti gli istituti creditizi (banche, banche di credito cooperative, casse di risparmio) e gli intermediari finanziari iscritti nell’Elenco generale e speciale del Testo Unico Bancario (TUB, articoli 106 e 107), il complesso delle leggi in materia bancaria e creditizia in vigore dall’1 gennaio 1994.

Il prestito può essere destinato a una specifica finalità di utilizzo come ad esempio l’acquisto di un’automobile o la ristrutturazione di un appartamento dopo l’acquisto, oppure motivazioni di business nel caso dei finanziamenti alle imprese.

Nel caso del prestito personale, invece, destinato a una persona fisica, non è prevista la necessità di una finalità.

Prestito: come richiederlo

Un prestito può essere in genere richiesto ad una banca, presso la quale si possiede o si apre un conto corrente, oppure ad un intermediario finanziario presso cui si intende acquistare il bene o servizio, al quale dovrà essere comunicato il proprio numero di conto corrente.

Una condizione necessaria è dunque possedere o aprire un conto corrente sul quale avverrà l’addebito delle rate del prestito.

Occorre inoltre essere in possesso di documenti di identità in corso di validità, essere almeno maggiorenni e, tendenzialmente, non avere un’età superiore a 70-75 anni, oltre la quale diventa difficile trovare enti che siano disposti a finanziare, se non a fronte di beni in garanzia.

Altro passo necessario è quello di fornire tutta la documentazione per dimostrare la capacità di rimborso del finanziamento: in genere, per i privati, le ultime buste paga; per i professionisti, la dichiarazione dei redditi.

L’ente a cui viene richiesto il prestito procederà a tutte le opportune verifiche della documentazione e della solidità creditizia del soggetto richiedente, prima dell’erogazione.

Ciò avviene anche grazie all’utilizzo delle banche dati finanziarie e un controllo alla Centrale dei rischi, gestita dalla Banca d’Italia, che consiste in un enorme database che contiene tutto lo storico dei soggetti che hanno già richiesto finanziamenti, con informazioni relative, ad esempio, ad eventuali ritardi o inadempimenti nei pagamenti oppure ad esposizioni bancarie già troppo elevate.

Più complesso, ovviamente, il mondo dei finanziamenti alle imprese, che sono caratterizzati da dinamiche e vincoli differenti.

Prestito: tipologie e differenze

In base all’esistenza o meno della motivazione per la quale viene richiesto un prestito o alla sua modalità di erogazione, di seguito, vengono riassunte le principali tipologie di prestito.

  • Prestito personale

In genere richiesto per far fronte a esigenze di liquidità o di copertura di altre esposizioni, viene erogato senza che il soggetto richiedente debba giustificare la finalità di utilizzo.

  • Cessione del quinto

Sempre nell’ottica di ottenere liquidità per far fronte a esigenze improvvise, questa tipologia di prestito è riservata a pensionati e a lavoratori dipendenti pubblici o privati e consiste nell’erogazione di una somma di denaro che viene restituita trattenendo direttamente in busta paga un quinto del reddito o della pensione.

  • Prestito finalizzato

È tipicamente legato ad una finalità, quale ad esempio l’acquisto di un bene o servizio (automobile o motociclo, ristrutturazione di un appartamento, copertura di spese mediche), ed è spesso erogato da un intermediario finanziario convenzionato con il venditore, in grado di offrire condizioni vantaggiose per quel specifico acquisto.

  • Prestito vitalizio

Riservato ai pensionati di età superiore ai 60 anni e sempre con l’obbiettivo di avere un’immediata liquidità, consente di ottenere un prestito a fronte dell’offerta in garanzia di un immobile attraverso l’iscrizione di un’ipoteca e viene rimborsato dopo la morte del soggetto richiedente restando comunque possibile il rimborso a rate.

Tutte queste tipologie si differenziano dal mutuo, la cui finalità è quella dell’acquisto di una casa, a differenza di un prestito, normalmente utilizzato per le spese accessorie successive all’acquisto, come la ristrutturazione o l’arredamento.

I prestiti online possono comprendere più o meno le stesse tipologie di quelli tradizionali, con le stesse condizioni; si differenziano per le modalità di erogazione e per i tempi che sono, in genere, più rapidi e per le condizioni che, spesso, possono essere più vantaggiose grazie all’abbassamento dei costi per istituti che operano online. Attraverso questa modalità, si possono infatti valutare rapidamente preventivi diversi, compilare direttamente la documentazione del caso e procedere velocemente con l’istruttoria della pratica. La sottoscrizione finale del contratto può avvenire attraverso la firma digitale, per chi ne è in possesso.