Cassa depositi e prestiti: cos’è e cosa offre

Cassa depositi e prestiti cos'è e cosa offre

 

Cassa depositi e prestiti: cos’è

Vero pilastro nazionale, la Cassa Depositi e Prestiti (CDP) è un’istituzione finanziaria italiana: giuridicamente, è una Società per Azioni oggi controllata per oltre l’80% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e per la restante quota da varie fondazioni bancarie. La funzione principale della Cassa Depositi e Prestiti (CDP) sono i prestiti di risorse finanziarie allo Stato, alle amministrazioni locali e regionali, gli investimenti nel capitale di imprese italiane operanti anche all’estero e la partecipazione a progetti strategici per lo sviluppo infrastrutturale ed economico della nazione.

La sede centrale è a Roma, mentre altre sedi si trovano in tutta Italia e all’estero.

Nata a metà dell’Ottocento, in seguito all’Unità di Italia ha la funzione di istituto di promozione nazionale, con l’incorporazione delle altre casse del Regno di Italia, e di finanziamento degli enti pubblici, subendo diverse trasformazioni lungo tutto il secolo; il vero mutamento, però, arriva solamente nel 2003 quando diventa una S.p.A., come è oggi.

Si può anzi dire che Cassa Depositi e Prestiti non sia più la stessa: dapprima, ente di Stato a supporto delle amministrazioni locali; oggi, più vicina a una tipica merchant bank autonoma rispetto allo Stato, col vantaggio di operare in tutto il settore finanziario ed economico del Paese, rimanendo al di fuori del bilancio pubblico.

Cassa Depositi e Prestiti si avvale principalmente di tutto il risparmio postale italiano, per un valore che supera i 250 miliardi di euro, oltre a obbligazioni per un valore di diverse decine di miliardi di euro. Inoltre, in qualità di operatore per conto del governo, detiene partecipazioni societarie di grandi imprese nazionali, tra cui circa Eni e Snam Rete Gas, oltre al 50% di Enav.

Il passaggio a Società per Azioni e l’apertura a fondazioni bancarie ha permesso l’iniezione di capitale bancario nell’enorme mercato degli investimenti pubblici, che rimane il cuore dell’attività, producendo anche altri strumenti finanziari per le imprese e singoli attori.

 

Cassa depositi e prestiti: enti locali

Orientata quindi a sostenere grandi e onerosi interventi pubblici, che spesso richiedono tempi lunghi di realizzazione, la Cassa Depositi e Prestiti prevede un iter specifico per finanziare le opere degli enti locali, tra cui comuni, province, consorzi locali, comunità montane, isole e comunità metropolitane.

I progetti in cui CDP è impegnata a favore degli enti locali sono a favore dell’interesse pubblico, mediante sostegno alle imprese fornitrici di servizi, finanziamenti a supporto del capitale aziendale e dei progetti a lungo termine nonché partecipazioni a Fondi equity infrastrutturali che investono in settori innovativi.

Le somme erogate dalla Cassa Depositi e Prestiti seguono in questo caso un iter preciso sia per la durata, non inferiore ai 5 anni e non superiore ai 29, sia per quanto riguarda il regime di interessi  (a discrezione dell’ente: a tasso fisso o a tasso variabile in base al parametro Euribor incrementato dello Spread). Lo stesso vale per il rimborso, che è previsto con rate semestrali durante gli anni di ammortamento e per le altre condizioni previste dall’erogazione del prestito.

Nel primo trimestre 2017, il Consiglio di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti ha inoltre varato una serie di misure a favore dei comuni, fornendo la possibilità di rinegoziare i prestiti per il 2017, con la riduzione delle rate di ammortamento e la sospensione per un anno del rimborso delle rate a sostegno delle amministrazioni colpite dal terremoto del 2012.

Mutui Cassa depositi e prestiti

Un altro tipo di attività svolta dalla Cassa Depositi e Prestiti è quella dell’erogazione di mutui a sostegno della famiglia.

L’intervento è rivolto a coppie giovani, famiglie numerose o con disabili: si tratta di mutui a condizioni agevolate per acquistare la prima casa o per opere di ristrutturazione.

Sono mutui particolarmente vantaggiosi, completamente esenti da imposte indirette, di registro e di bollo e rientrano nell’ambito delle funzioni della Cassa depositi e Prestiti di farsi promotrice di sviluppo sociale.

 

Finanziamenti cassa depositi e prestiti

Oltre a veri e propri programmi di investimento, la CDP propone diverse linee di finanziamento, ritagliate sul modello dei normali istituti di credito.

In sintesi, si possono pertanto annoverare:

– finanziamenti ad enti pubblici;

– finanziamenti alle imprese per progetti promossi dagli enti pubblici;

– finanziamenti a Piccole Medie Imprese (PMI);

– finanziamenti alle imprese per investimenti nei servizi pubblici;

– fondi agevolati

– investimenti e servizi immobiliari;

– partecipazione a fondi infrastrutturali di private equity;

In particolare, tra i finanziamenti per le PMI, si possono citare il Fondo Rotativo Imprese e il Plafond Beni Strumentali.

I finanziamenti del FRI o Fondo Rotativo Imprese, stabiliti dai Ministeri attraverso decreto, sono destinati a imprese nei seguenti settori:

– industria;

– ricerca e sviluppo;

– innovazione tecnologica;

– commercio;

– turismo; artigianato;

– servizi.

Il finanziamento concesso ha una forma mista, ovvero: parte della quota è concessa a tasso agevolato e parte a tasso di mercato direttamente da una banca. È un finanziamento a medio-lungo termine, con una durata massima di 15 anni.

Il Plafond Beni Strumentali è dedicato invece all’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e tecnologie – anche digitali ad uso produttivo – per PMI iscritte al Registro delle imprese.

Il finanziamento contempla sia l’acquisto sia il leasing, ha una durata breve di 5 anni e l’erogazione di un massimo di 2.000.000 di euro.

 

Cassa depositi e prestiti: buoni

Tra i prodotti emessi da Cassa Depositi e Prestiti per la raccolta dei fondi per le proprie attività ci sono i celebri buoni fruttiferi postali, il cuore del risparmio per milioni di italiani e forse ancora il più sicuro strumento di investimento, dato che sono garantiti dallo Stato italiano, non prevedono spese per commissioni, hanno una tassazione agevolata al 12,5% e capitale sempre disponibile, anche se il rendimento è abbastanza trascurabile.

Per la CDP fruttano circa 250 miliardi di euro, mentre per il cittadino il rendimento annuo lordo è variabile a seconda delle diverse tipologie e della durata dell’investimento, a partire da uno 0,15% per quelli di breve durata.

È importante non confondere scadenza con prescrizione: nel primo caso, si tratta della data oltre la quale il buono non produce più interessi; il secondo caso, invece, riguarda il termine ultimo oltre il quale il buono non è più rimborsabile (dieci anni dalla scadenza).