Cos’è la Pubblicità Subliminale e come funziona

Cos’è la Pubblicità Subliminale e come funziona

 

Quello della Pubblicità e del Marketing subliminale è una campo particolare, con interessanti risvolti, riguardando l’aspetto dell’inconscio. Infatti, si pone gli stessi obiettivi della pubblicità tradizionale ma con tecniche che propongono prodotti e servizi in maniera diversa e con messaggi che creano stimoli con modalità indiretta.

In questo articolo si approfondirà il tema della Pubblicità subliminale, fornendone una definizione, illustrando le modalità di funzionamento, oltre a qualche esempio.

 

Cos’è la Pubblicità subliminale

La Pubblicità subliminale è una tecnica di marketing che prevede l’utilizzo di messaggi  – subliminali, per l’appunto – proposti in spazi e ambiti non necessariamente e direttamente inseriti in uno spot o una campagna pubblicitaria nello specifico, creando stimoli nel potenziale consumatore, senza una conoscenza diretta del prodotto o servizio che vengono promossi.

I messaggi subliminali vengono pertanto trasmessi con l’obiettivo che siano assimilati sotto i limiti della normale percezione.

Questo processo non avviene solo nei film o nei programmi televisivi ma può essere ad esempio utilizzato anche nei Social media, come post, immagini e annunci su Instagram o su Facebook, solo per citare due casi tra i più eclatanti.

Il fenomeno della Pubblicità subliminale ha iniziato a diffondersi negli anni 60, suscitando anche discussioni e critiche sulla sua liceità.

I messaggi subliminali, infatti, raggiungono il cervello umano attraverso i sensi – la vista, soprattutto – in una maniera inconsapevole per il consumatore, instillando desideri, stimoli e bisogni in maniera indiretta, suggestionandone e influenzandone il comportamento d’acquisto.

 

Come funziona la Pubblicità subliminale

Approfondendo il discorso, la Pubblicità e il marketing subliminale hanno l’obiettivo di invitare al consumo di prodotti e all’utilizzo di servizi attraverso messaggi audiovisivi quasi impercettibili, talvolta non direttamente visibili nell’immediato, diffusi solitamente per un intervallo di tempo molto breve, associati ad esempio a un immagine positiva.

Nella sfera strettamente promozionale, la Pubblicità subliminale è ad esempio diffusa nei settori delle bibite, in cui vengono associate ad essi immagini di sport, salute e tempo libero. Oppure nel settore del tabacco, delle bevande alcoliche o dell’automotive, in cui l’associazione può essere a immagini di successo o di status sociale.

I messaggi di Pubblicità subliminale possono essere di svariato tipo: da quelli con immagini con un significato o senso che, però, ne hanno uno sottinteso differente rispetto al principale; a quelli di illusione  visuale che creano in realtà forme diverse dalle immagini percepite oppure addirittura nascoste, inserite in un contesto diverso per suscitare emozioni inconsce.

L’efficacia della Pubblicità subliminale non sempre è garantita, anche per il fatto che il pubblico che eventualmente se ne rendesse conto può sentirsi manipolato e adottare addirittura comportamenti opposti rispetto al risultato atteso dal promotore, orientandosi su scelte differenti.

 

La Pubblicità subliminale è legale?

Senza entrare nel merito specifico della legislazione riguardante la Pubblicità, uno dei concetti portanti è che la Pubblicità dovrebbe essere sempre chiaramente riconoscibile e trasparente.

In estrema sintesi, la legge afferma che, quando viene riconosciuta come occulta, ambigua o ingannevole, la Pubblicità non può essere ritenuta legale.

Gli articoli numero 20, comma 2, e numero 22, comma 2, del decreto legislativo numero 206/2005 del Codice del Consumo decretano che le forme di Pubblicità che si distinguono per un approccio insidioso nei confronti dei consumatori, diffondendo messaggi apparentemente disinteressati ma col reale ed effettivo obiettivo di influenzarne il comportamento, vanno ricondotte all’ambito della Pubblicità ingannevole e occulta.

Un esempio può essere anche quello di articoli giornalistici con apparenti obiettivi informativi che contengono invece messaggi pubblicitari o commerciali più o meno nascosti.

Il punto principale di tutta la questione è il confine e il grado di riconoscibilità della Pubblicità subliminale.

In un film, può essere vietato inserire fotogrammi pubblicitari ad hoc ma non è così facile delimitare il confine quando, ad esempio, un attore consuma o utilizza prodotti (automobili, personal computer, smartphone, cibi e bevande) chiaramente distinguibili per qualche caratteristica, come il logo o la forma.

L’argomento è da sempre ampiamente dibattuto, anche e soprattutto in tempi moderni, con l’avvento di blogger e influencer e l’utilizzo dei Social Media.

 

Esempi di Pubblicità subliminale

Gli esempi possono essere svariati: una canzone, un messaggio o un’immagine proposta in un istante brevissimo in grado di prevenire alla sfera inconscia.

Sul web, si trovano innumerevoli esempi di messaggi subliminali utilizzati da multinazionali famose: Coca Cola, Fedex, Amazon, Toblerone, ecc.

Il ben noto logo di Amazon, ad esempio, è caratterizzato da una linea curva che parte dall’inizio della scritta – dalla lettera A nello specifico – alla fine di essa – la lettera Z. Analizzandolo in maniera puntuale, la linea curva rappresenta un sorriso che esprime positività e il concetto sottinteso che intende diffondere è che presso la multinazionale in questione si può acquistare tutto, dalla A alla Z

Per proseguire con gli esempi, la scritta grafica del logo Fedex contiene una più o meno percettibile freccia inserita tra la E e la X, sinonimo di rapidità ed efficienza.

Un altro esempio noto e quello della nota marca multinazionale di tabacco Marlboro, il cui logo era presente sulle monoposto Ferrari di Formula 1: i limiti imposti dalla legge hanno costretto Marlboro a ingegnarsi per sostituire il classico logo, prima, con un codice a barre stilizzato che ricordava il brand, poi, con una scritta Ferrari con una grafica che fa intuire il noto brand di tabacco.